Non è stata un’organizzazione semplice, quella del Giro dell’Appennino 2020, ma finalmente tutto è pronto. Presentato il circuito, le squadre partecipanti: 23, di cui 6 World Tour, che schiereranno un totale di 161 corridori provenienti da 21 nazioni diverse.
Fino all’ultimo sorprese e colpi di scena, con team che non hanno potuto raggiungere il nostro paese e il dispiacere per l’assenza di Giulio Ciccone, vincitore del Trofeo Laigueglia 2020, che ha vissuto giorni difficili a causa del Coronavirus. Anche se l’atleta ha già registrato due tamponi negativi, la sua squadra (Trek-Segafredo) ha annunciato che valuterà bene le sue condizioni psicofisiche prima di schierarlo di nuovo in gara. Una vera sfortuna, visto che Ciccone era un ottimo candidato a vincere il Liguria Challenge (la gara a punti che combina i risultati del Trofeo Liguria e del Giro dell’Appennino.
E questa, come raccontano i veterani dell’US Pontedecimo, è stata solo l’ultima brutta sorpresa in un anno che ha visto prima la sospensione della gara, solitamente corsa ad aprile, e poi ha dovuto conquistarsi uno spot tra i recuperi delle grandi gare internazionali.
E anche tra gli impegni elettorali: perché proprio per non sovrapporsi con le elezioni regionali eccezionalmente la gara si svolgerà di sabato. Una soluzione trovata a poche settimane dalla data, cosa che ha creato ulteriori problemi con gli sponsor.
Insomma, forse fin pedalare su per la Bocchetta è meno faticoso.
«Molti si chiederanno: ma chi ce l’ha fatto fare?», rimarca infatti Silvano Parodi, da quarant’anni direttore di gara. «Con tutte le difficoltà dell’emergenza avremmo potuto saltare, in fondo lo facciamo da ottant’anni… Ma rinunciare alla corsa ci sembrava un atto da codardi».
E gli altri membri del Pontedecimo presenti in sala, tutti cicloamatori che lavorano all’organizzazione da volontari, annuiscono. «Abbiamo già ragionato che il conto economico sarà negativo, ma abbiamo voluto impegnare le nostre risorse per avere più squadre e di più alto prestigio per dare un segnale, e anche per seminare per l’anno venturo», rincara il Presidente della società, Enrico Costa.
E per il 2021 i progetti sono effettivamente ambiziosi.
Gara spostata in un data importante, il 24 giugno, festa genovese. Una data che offre un doppio vantaggio: una giornata festiva per buona parte del tracciato, con meno traffico e meno impegno per vigili e volontari (che potrebbe però garantire più pubblico) che cade però in una giornata feriale. Questa potrebbe essere una carta vincente per risolvere il problema delle sovrapposizioni di calendario, che da diversi anni crea difficoltà ad avere tante squadre “pesanti” sulla linea di partenza. Il tutto continuando a coltivare il sogno degli Europei di ciclismo a Genova nel 2024, anno in cui la città sarà capitale europea dello sport. Anche qui il covid-19 potrebbe metterci lo zampino però, per via dell’edizione di quest’anno rinviata al 2021 e ospitata a Trento. Bisogna capire se lo stesso paese può ospitare due edizioni così ravvicinate.
Ma per ora guardiamo al presente e al Giro numero 81
Partenza alle 10:30 a Pasturana e virata nelle terre di Fausto Coppi (Cassano Spinola, Villalvernia, Pozzolo Formigaro). Ritorno a Novi in direzione Castagnola. Quest’anno la variante porterà a salire da Isola del Cantone verso Vobbia e Crocefieschi, prima di passare da Orero, scendere verso Pedemonte e fare il primo passaggio a Pontedecimo. Da qui, si pedala verso Campomorone, verso la salita più attesa, la Bocchetta.
Reggerà anche quest’anno il record di Simoni, irraggiungibile dal 2003?
La Bocchetta è sempre il momento clou, non per niente anche l’anno scorso proprio su questa salita è partita l’azione di Cattaneo e Masnada, i due corridori dell’Androni-Sidermec che hanno conquistato i primi due gradini del podio. Per non rilassarsi subito, dopo la Bocchetta si sale a Fraconalto, prima di una intensa discesa verso Busalla. Giovi, Mignanego, Pontedecimo, e giù verso il centro di Genova. Anche quest’anno traguardo volante sotto il viadotto che ha sostituito Ponte Morandi, nel ricordo del piccolo Samuele.
Strada a mare, sopraelevata, volata verso Corso Italia a saggiare la nuova pista ciclabile fino a Boccadasse e ritorno, per il trionfale arrivo risalendo Via XX Settembre.
La premiazione al tempo del Covid
Anche i riti intorno alla corsa dovranno seguire alcuni accorgimenti. I corridori ritireranno i premi senza contatti con le autorità, e anche le miss saranno a distanza. Molte più transenne sul percorso del solito e molte limitazioni al pubblico per evitare assembramenti.
Ma nonostante tutto, si pedala. E questo è l’importante.
Le salite del Giro dell'Appennino





Attenzione ai passaggi!
La Val Polcevera viene coinvolta in diversi passaggi del Giro, con conseguente chiusura delle strade.
Di seguito le tabelle con il percorso e gli orari di passaggio previsti per non essere impreparati.