Lunedi alle 18.00 Plinio Tini entra nel ricreatorio di San Martino di Paravanico per inserire le lampadine sulle bellissime applique installate il giorno prima. Martedi, giorno d’incontro con il gruppo di persone che hanno contribuito allo svolgimento della festa del cuore immacolato di Maria, i volontari hanno constatato che la porta di accesso era accostata con la mandata in posizione di chiusura. Entrando hanno capito immediatamente di aver subito un furto, in quanto hanno visto i fili che alimentavano le applique penzolanti sul muro. Dopo un giro di ispezione si sono accorti che la persiana antistante il bancone bar era stata aperta dall’esterno.Probabilmente i ladri sono entrati dalla finestra e una volta raggiunta la porta di accesso al ricreatorio, aprendo i chiavistelli dell’anta fissa, sono riusciti ad aprire la porta. A questo piano il danno alle persiane e alle porte è stato limitato, mentre per la porta di accesso al piano inferiore, locale magazzino, hanno utilizzatoun palanchino causando lo svergolamento dello stipite di battuta. Al piano superiore (ricreatorio) hanno rubato i seguenti beni:
1) Due applique di un certo valore in quanto realizzate interamente a mano, donate da una parrocchiana. 2) Quattro cartoni di vino 3) Tre confezioni di bottigliette d’acqua 4) Una borsa attrezzi completa della wurth 5) Una tenda che separava il locale dalla futura cucina 6) Un salame e una confezione di formaggio
«Personalmente ritengo che il furto sia solo una facciata di copertura, è sicuramente un avvertimento nei nostri confronti», ci spiega Plinio Tini.
«Martedì era il giorno di incontro di un gruppo di persone che volevano condividere momenti di gioia, felicità e soddisfazione per aver contribuito alla riuscita della festa del Cuore Immacolato di Maria in San Martino di Paravanico durante i momenti di preghiera e durante le varie manifestazioni esterne. Purtroppo così non è stato e una parte della serata è stata vissuta con amarezza e tristezza fin quando udimmo una bellissima frase: perdonare è la capacità di contenere il male altrui in un contesto d’amore, ricambiando l’altro non con il male ma con il bene che gli doniamo».
Il Corriere dele Valli esprime la propria solidarietà all’associazione e si augura che i colpevoli di questo ingobile gesto possano essere puniti al più presto.
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