Nei prossimi giorni il Borgo disabitato di Ciaè sarà scenario di due eventi:
Domenica 28 aprile il Circolo Giovani Energie di Legambiente Liguria organizza proprio in questa località la prima del nuovo ciclo di passeggiate alla scoperta dei borghi abbandonanti nell’area della Città Metropolitana di Genova.
Il gruppo si troverà la mattina alle 10:00 a Piazza Manin e raggiungerà Tullo con il Trenino di Casella. Da lì si raggiungerà il borgo sul sentiero botanico guidato fino alla famosa quercia secolare. Durante l’escursione, dopo la pausa pranzo, verrà effettuata una breve deviazione per recuperare una fototrappola posizionata per il rilevamento della fauna selvatica presente nella zona, e insieme potremo visualizzare sul computer i video registrati. Nel pomeriggio si farà ritorno alla stazione di Tullo.
Per partecipare all’escursione è necessario tesserarsi a Legambiente per motivi assicurativi e prenotare contattando il Circolo: info@legambientegiovanienergie.org.
Il 1° maggio, invece, si terrà la Festa Ruspante Sostenibile, un appuntamento ormai classico nel borgo. Dal 1982 infatti la Guardia Antincendi Sant’Olcese organizza in questa data l’evento con pranzo organizzato dai volontari, la visita sul sentiero botanico. In mattinata verrà anche celebrata la Santa Messa e, per tutta la giornata, verranno organizzati giochi per i bambini e nel pomeriggio la merenda. Una festa dedicata alla sostenibilità ambientale e al rispetto del territorio, durante la quale è possibile anche informarsi sulle buone pratiche per ridurre l’inquinamento, differenziare al meglio e anche per assaggiare molti prodotti locali gustosi e sostenibili. Per i più appassionati di trekking, dal Borgo alle 8:30 partirà un’escursione sull’Alta Via dei Monti Liguri ad anello, una camminata di circa 4 ore sui sentieri che partono e raggiungono Ciaè.
Il borgoIl borgo di Ciaè risale addirittura al medioevo, ed è stato abbandonato durante la Seconda guerra mondiale. Si trova sulla sponda del Rio Pernecco, ed è ancora visibile l’antico mulino per la produzione della farina di castagne, che oggi ospita il Rifugio Escursionistico.
Sempre medievale è anche il bellissimo ponte che caratterizza l’abitato. Il borgo è tornato a vivere ed è diventato un S.I.C. (Sito di interesse comunitario), per la presenza di specie autoctone di flora e di fauna protette, grazie ai Volontari della Guardia Antincendi Sant’Olcese, che nel 1984 hanno realizzato anche il Sentiero Botanico, e che negli anni con un finanziamento della Comunità Europea hanno recuperato l’abitato e hanno creato il rifugio, dotato di sedici posti letto e illuminato e riscaldato grazie a un sistema di pannelli fotovoltaici. Una perla nascosta del territorio polceverasco, tutta da scoprire.
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