Nicholas Fresu e Laura Casale
Sabato pomeriggio come promesso eravamo presenti nel Comune di Ceranesi, in frazione Santa Marta, che è e sarà pesantemente penalizzata dalla chiusura della strada provinciale 4 dei piani di Praglia causa lavori di adeguamento.Cittadini e commercianti sono sul piede di guerra. Infatti Mauro Travi, titolare del bar Carbone, afferma: «Abbiamo già riscontrato un calo di presenze. Con la chiusura della via di accesso principale ho già perso tutte le colazioni». Ma ciò che fa più male è la mancanza di comunicazione da parte delle Istituzioni: «Non si è pensato a soluzioni alternative, tutto ci è stato fatto calare dall’alto», continua Travi. «Si poteva pensare a un senso unico alternato per limitare disagi e danni. Quantomeno con le giunte precedenti c’era un maggior dialogo». Gli fa eco Roberto Della Rocca, responsabile del supermercato iN’s Mercato di Ceranesi: «Con la chiusura della strada le presenze sono calate. La cosa che più mi spaventa è il clima di incertezza, le notizie sono frammentarie, non si capisce quale futuro sia previsto per la nostra frazione» afferma Della Rocca, che continua a battersi per un rilancio economico, sociale e culturale di Santa Marta. «L’attuale giunta aveva promesso di creare un mercato per non far morire il paese in vista della chiusura della SP4. Io ho proposto un mercato a km zero o un mercato dell’antiquariato, ma sembra sia tutto inutile. Ormai stiamo diventando un quartiere dormitorio e il tutto avrà anche ricadute occupazionali». È d’accordo anche Flavio Ferrando, geometra con lo studio proprio in Santa Marta: «Il mio è un lavoro dinamico, i tempi degli spostamenti sono inevitabilmente aumentati. A volte devo rinunciare a dei sopralluoghi con conseguente perdita di clienti. Noi titolari di attività, insieme ad abitanti storici della frazione, abbiamo contattato le televisioni, l’amministrazione comunale ci ha mancato di rispetto definendoci passanti sulla propria pagina Facebook». Erano presenti membri della minoranza del consiglio comunale di Ceranesi. Gerardo Altosole, Movimento 5 Stelle, commenta così: «Non è un problema politico, ma di capacità amministrative. I problemi della strada si conoscevano già, non si è fatto nulla per limitare i danni ai cittadini e alle attività commerciali». Più specifico Angelo Valcarenghi, che ha ribadito di aver voluto partecipare per sostenere i commercianti della frazione: «Se per onestà intellettuale devo riconoscere che questa situazione è subita anche dalla Giunta comunale, è evidente che non si possono ignorare i problemi che gravano sulla comunità di Santa Marta. Personalmente sono molto critico non sul lavoro in sé, che è evidentemente necessario per il territorio, ma sulla progettazione dello stesso: non dovevano farsi cogliere di sorpresa dalla frana di Lavaggi, per esempio. La sensazione è che il progetto sia stato pensato a tavolino senza neanche soffermarsi sulle problematiche di chi vive in questo territorio, con superficialità, e questo non è accettabile». La preoccupazione, continua Valcarenghi, è che la frana che ha portato a una chiusura anticipata della SP4 rispetto ai progetti sia solo la prima di una serie di criticità che avrebbero dovuto già essere anticipate nella fase di analisi preventiva. Le opposizioni presenti si sono impegnate a farsi sentire in sede perché il Comune non accetti queste situazioni senza battere i pugni sul tavolo per i suoi cittadini.
Dalle parole della cittadinanza si evince una situazione difficile con la quale si dovrà fare i conti per anni. Dispiace che, nonostante la diffusione dell’evento, le maggioranze dei Comuni di Ceranesi e Campomorone, abbiano deciso di non farsi vedere non cogliendo l’occasione per dare delle risposte ai residenti.
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