Ceranesi, Sant’Olcese, Genova: le prime decisioni dopo le ordinanze di ieri

A seguito delle ordinanze di ieri da parte di Regione Liguria e del Ministero della Salute, ecco i primi luoghi all’aperto vietati in Val Polcevera

  • Sono uscite le prime ordinanze locali in accordo a quanto prescritto ieri da Giovanni Toti (leggi qui l’ordinanza regionale emanata ieri e le norme ministeriali). Ecco quali sono le prime restrizioni ufficiali:

    Comune di Sant’Olcese

    È stato comunicato che, oltre alla chiusura di parchi, giardini pubblici dell’area riservata alla casetta dell’acqua, il Comune si è occupato di transennare le aree di accesso a:

    • Rifugio Lorefice
    • Rifugio Ciaè
    • Baita del Forte Diamante

Anche il Forte Diamante e i sentieri intorno a esso sono interdetti.

Comune di Ceranesi

Con un’ordinanza pubblicata questa mattina, il Sindaco Emanuela Molinari ha stabilito il divieto e spostamento dei cittadini per tutta la durata del periodo di isolamento (dalla mezzanotte di oggi alle ore 24:00 di venerdì 3 aprile) nei seguenti luoghi:

  • aree gioco in tutto il territorio comunale;
  • gli spazi verdi in Località Santa Marta;
  • le zone antistanti le Chiese e le Società Operaie Cattoliche di tutte le frazioni;
  • le aree destinate alle attività ludiche presso il Santuario di Nostra Signora della Guardia;
  • tutto il tracciato del percorso verde della ex Guidovia, dalla Gaiazza fino al Santuario di Nostra Signora della Guardia;
  • le aree picnic in Località Piani di Praglia;
  • i percorsi dei sentieri escursionistici ceranesotti, comprensivi le aree da cui si accede ai sentieri.

Comune di Genova

Il Comune capoluogo ha disposto che la consigliera delegata ai Municipi, Lilli Lauro, predisponga un elenco di luoghi critici a livello di affollamento sui territori. La lista è stata redatta anche in base alle segnalazioni ricevute dai cittadini in questi giorni in cui, nonostante i divieti, in troppi continuano ad uscire senza un valido motivo. «Ci sarà tolleranza zero per chi non rispetta le regole: non bisogna andare a spasso approfittando della bella giornata – dice il consigliere Lilli Lauro. – La mappatura che abbiamo realizzato sarà la base per i controlli che verranno effettuati». 

«Non è accettabile che si metta a repentaglio la salute di tante persone e la tenuta del sistema sanitario perché la gente non rispetta le regole»,  ha rincarato l’assessore Stefano Garassino: «Nei luoghi dove si sono già verificati assembramenti ci saranno pattuglie fisse».

Su tutto il territorio di Genova ci sono 500 persone – 350 agenti della Polizia Locale insieme a 150 volontari della Protezione Civile – impegnate sia sabato che domenica per assicurare una presenza capillare in parchi, passeggiate, spiagge e sentieri. Oltre a chiedere a tutti l’autocertificazione, gli agenti e i volontari – in auto o a piedi – lanceranno continui inviti a restare a casa dagli altoparlanti. Punti di interesse del Municipio V Valpolcevera già comunicati sono i forti genovesi, i sentieri che anche da Genova portano verso il Santuario della Guardia e gli altri itinerari escursionistici.

La vettura #celafaremo di Serra Riccò

Altre iniziative

Le casette dell’acqua sono interdette anche nei Comuni di Campomorone e Serra Riccò, per evitare assembramenti e per impedire che i pulsanti metallici delle macchine possano diventare vettori di contagio.

Il Comune di Serra Riccò inoltre ha deciso di utilizzare un’auto istituzionale per diffondere con il megafono le norme vigenti per la sicurezza di tutti e fornire suggerimenti su come organizzarsi la spesa in modo da uscire il meno possibile; la vettura vuole anche diffendere un messaggio positivo e di speranza, ed è anche stata anche decorata appositamente.

Al momento sono stati notificati casi di COVID-19 nel Municipio V del Comune di Genova e nei Comuni di Campomorone, Ceranesi (per il quale è stato certificato da ASL3 anche un decesso), Mignanego e Sant’Olcese. 

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