A tre mesi dall’ultima convocazione, si è svolto venerdì 26 ottobre il Consiglio comunale di Ceranesi, con un ricco ordine del giorno. Il Consiglio apre con i consiglieri di minoranza che lamentano i tempi strettissimi con cui hanno ricevuto i documenti relativi all’ordine del giorno, in particolare in merito alla variazione di bilancio, rendendo impossibile votare consapevolmente. A questo proposito Gerardo Altosole annuncia che si asterrà su tutti i punti non avendo avuto modo e tempo di visionare i documenti, e denunciando questo comportamento, già segnalato in passato, come scarsa disponibilità a collaborare. Anche le risposte a diverse interrogazioni sono state lette in sede di consiglio, impedendo però all’interrogante di avviare una discussione in merito.La giunta si difende sostenendo che sia responsabilità degli uffici e della scarsità di personale e decide di procedere.
Il primo punto all’ordine del giorno è il contenzioso in corso con la ditta che precedentemente forniva il servizio scuolabus: a causa di corse saltate per via di assenze non giustificate degli autisti di mezzi non funzionanti o a cui non è stata fatta la dovuta manutenzione e, in ultimo l’affitto di alcuni rami d’azienda a un soggetto terzo, il Comune ha deciso la sospensione della fornitura di servizio. La questione legale riguarda le varie sovrapposizioni tra le penali che il Comune ha applicato per i disservizi causati dall’azienda fornitrice, il pagamento degli stipendi degli autisti e altre situazioni alla luce delle quali il 27 settembre 2018 è stato ricevuto un decreto ingiuntivo (n. 2435) dal Tribunale di Venezia che ingiunge di pagare alla società Ecoal srl entro 40 giorni dalla notifica la somma di € 81.236,01. Il Comune ha deciso di opporre ricorso a questo decreto e per farlo ha stabilito di ricorrere al fondo di riserva per le spese legali.
La decisione è stata motivata dal fatto che il capitolo di spesa in bilancio per questo tipo di spesa per il 2018 è esaurito. Alla domanda del Consigliere di minoranza Angelo Valcarenghi se non sarebbe più opportuno avere un avvocato “di ruolo” in Comune per questo tipo di problematica, la giunta ha risposto che per il momento non è stato ritenuto necessario instituire una gara di servizi specifica, visto che in un anno e mezzo ci sono state soltanto due cause legali.
La discussione poi passa alla variazione di bilancio, per la quale sempre Valcarenghi fa notare che nei documenti ricevuti in merito dai consiglieri di minoranza ci sono delle discrepanze tra le cifre inserite che non tornano. Errore nella copia dei dati (e viene segnalato che non sarebbe la prima volta), viene stabilito, e si crea un momento di impasse: la giunta propone di votare lo stesso “sulla fiducia”, sostenendo che un rinvio, come richiesto dai consiglieri di minoranza per poter visionare i dati corretti, sarebbe impossibile dal momento che per accedere a un fondo per dei lavori pubblici la variazione di bilancio deve essere approvata entro il 30 novembre, come segnala anche il Sindaco, rientrato in sessione momentaneamente. Tuttavia, si conviene che sia comunque meglio convocare un consiglio comunale straordinario con un solo punto all’ordine del giorno, e la variazione viene tolta dalla discussione in corso.
Altri argomenti trattati sono la tensostruttura di Livellato e, una volta chiusa la sessione, la situazione del Rio Razeto, argomenti che ci riserviamo di trattare più approfonditamente in un altro momento. Sono state inoltre approvate una voce di capitolato da 31.000€ per il servizio scuolabus e la partecipazione a un programma di finanziamento tramite Città Metropolitana per un censimento dell’uso delle risorse energetiche comunali (negli immobili di proprietà e sulle strade) e partecipare a un bando per migliorare il risparmio in materia, abbassando così i costi.
Altro punto è la discussione delle modifiche al regolamento del Consiglio comunale, che però genera altra discussione, a cominciare dall’orario in cui vengono convocate regolarmente le sedute. Le 14:30 sembrano in effetti un orario poco propizio, prima di tutto per i consiglieri stessi, ma anche per i cittadini, che dovrebbero poter assistere al consiglio. Alla richiesta di modificare l’orario, non nuova, la responsabilità questa volta è lasciata al segretario, che essendo impiegato su più comuni non potrebbe fare altrimenti. Il segretario comunale per altro è in partenza, il secondo che lascia l’incarico dall’insediamento di questa giunta.
Tuttavia, questo orario è stato scelto più volte nelle ultime settimane per incontri pubblici in cui si sarebbe dovuta cercare la massima partecipazione dei cittadini, come l’appuntamento sul tema della raccolta differenziata per le attività economiche, a cui molti commercianti e imprenditori non hanno potuto partecipare in quanto in orario di lavoro (un’azienda ha mandato un dipendente a informarsi!).
Mercoledì 31 alle 14:00 avrebbe dovuto tenersi un incontro pubblico per le frazioni e i quartieri che hanno subito una lunga interruzione del servizio elettrico, circa due giorni. L’appuntamento è stato comunicato via Facebook in maniera poco chiara: il primo avviso segnalava che, se il guasto non fosse stato risolto entro le 12:00, due ore dopo si sarebbe tenuta una riunione per fare fronte alle necessità più impellenti dei cittadini, in particolare di anziani e bambini. Enel è riuscito a sistemare parte della rete intorno alle 13:30, e circa dieci minuti dopo è stata fatta una seconda comunicazione in cui si annullava la riunione, malgrado le disposizioni del primo post non fossero state rispettate. Inoltre, il problema non è stato risolto per tutti: all’Orto solo nel tardo pomeriggio è stato approntato un generatore per fare fronte alla persistenza.
Di tutta questa situazione non c’è traccia sul sito del Comune. Le notizie sul sito sono ferme alla convocazione del Consiglio comunale datata 22 ottobre. Anche per vedere le ordinanze in merito alla chiusura delle scuole è necessario consultare l’albo pretorio, che è un’operazione già più macchinosa. Sebbene Facebook sia un social network molto diffuso, bisognerebbe ricordarsi che non tutti lo utilizzano, e che questo tipo di comunicazione, per quanto più rapida da trasmettere, non è di conseguenza inclusiva per tutti i cittadini. Persiste, per di più, come primo risultato sui motori di ricerca un “falso sito” del Comune di Ceranesi, che copia buona parte della sua struttura ma che si propone di vendere a buon mercato farmaci per la disfunzione erettile.
La pagina Facebook (che non è certificata, per altro, e non è specificato chi la controlli e la aggiorni) non è uno strumento sufficiente, se consideriamo che per la natura del social network i post vengono mostrati a meno del 10% delle persone che la seguono per spingere le inserzioni a pagamento. Considerato che la pagina ha a oggi 645 “mi piace”, che corrispondono a circa un sesto dei residenti del Comune, è facile capire che se solo una settantina di persone visualizzano una comunicazione comunale, questa non può essere efficace. E non è auspicabile neanche lasciare il compito di condividere e spargere la notizia ai cittadini stessi.
Il Comune deve trovare il modo di comunicare in maniera più efficace con i suoi cittadini, in maniera più inclusiva, pensando magari di approntare un servizio di messaggistica con la Protezione Civile, e sicuramente aggiornando il sito in maniera più continuativa e puntuale, nelle situazioni di emergenza ma non soltanto. A cominciare dalle sessioni del Consiglio comunale, le cui votazioni non compaiono nemmeno in albo pretorio, per una amministrazione più trasparente.
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