Elezioni Amministrative, la parola ai quattro candidati

Abbiamo incontrato i quattro candidati a Mignanego, ecco le loro parole e i progetti per il Comune

La chiesa dei Giovi

Laboratorio Mignanego

Laboratorio Mignanego è una lista civica che arriva da cinque anni di esperienza all’opposizione. È una lista che si propone degli obiettivi a medio-lungo termine, a cui unire il pronto intervento dell’amministrazione quotidiana e normale. L’obbiettivo, dice Elisabetta Brandinelli, è prima di tutto uscire dalla logica emergenziale che ha avuto sopravvento nell’ultimo quinquennio. Altro punto che la lista si propone è recuperare una comunicazione politica tra maggioranza e opposizione, che negli anni, lamenta, è del tutto mancata. «In questi anni non si è mai riusciti a collaborare, anzi abbiamo visto le nostre proposte e le nostre idee respinte senza delle vere motivazioni. È mancato del tutto il dialogo».

Ma al di là di questi argomenti, che non vogliono essere una polemica ma una presa di consapevolezza della realtà, Brandinelli e i suoi candidati si propongono di ottimizzare ciò che contraddistingue Mignanego. «Prendiamo il territorio: non possiamo più fare finta che sia importante, ma non così importante da intervenire. I sentieri, per cominciare: sono un patrimonio del nostro Comune e spesso sono in condizioni preoccupanti. Ma anche la scuola, e la sicurezza negli istituti scolastici… Sono priorità di cui vogliamo occuparci».

Anche la comunicazione con i cittadini deve essere curata di più, a cominciare dai giovani, la fascia d’età dai 18 ai 25 anni, per cui vanno create proposte e che devono essere coinvolti nella vita del Comune. Una comunicazione che deve passare anche da un miglioramento dei servizi digitali, con un’implementazione del sito, che negli ultimi anni è stato trascurato preferendogli la pagina Facebook. Una decisione che non è inclusiva per tutti, perché richiede che i cittadini si iscrivano a un servizio privato per dialogare con un ente pubblico.

«Al momento è difficile anche solo incrociare i dati, e creare sinergie tra associazioni, parrocchie e altre realtà del territorio». Gli interventi manutentivi del Comune sono un tema che ricorre spesso: «Pensiamo ai cimiteri, agli spazi per i bambini… Abbiamo in mente una mappatura dei principali interventi, quantificando l’intervento economico richiesto, con un piano di priorità d’intervento. Vogliamo inoltre aprirci e cercare sostegno finanziario che possa rimpinguare le casse del Comune rispondendo a bandi nazionali ed europei, ma anche in questo caso bisogna farlo, oltre che dirlo. Basti pensare che a oggi non ci sono fondi a bilancio per eventuali consulenze per progettualità europee».

 

Mignanego Risorge

È la lista con il nome più esplicito e più critico dell’operato delle giunte precedenti, una lista civica di ispirazione di centro destra, supportata dalla Lega, di cui riprende anche i colori nel simbolo. «Siamo la sola, vera alternativa alle amministrative di Mignanego, tra tre diverse proposte di sinistra, più o meno accese, e credo che questo sia un segnale positivo per rompere una continuità che c’è ormai da troppo tempo».

Quella continuità che non sarebbe più un punto a favore, ma uno strascico di cattive pratiche. «C’è una trascuratezza nel Comune che è percepita dai cittadini, ce lo testimoniano a gran voce. Secondo noi è fondamentale ricominciare dalle basi, e potersi sedere ai tavoli di confronto con la Città Metropolitana, la Prefettura e Regione Liguria per le questioni che riguardano la sicurezza, il territorio e il dissesto idrogeologico. Sono temi in programma da tanti anni, ma che non sono stati mai affrontati sul serio. Inoltre è mancato il rispetto della volontà dei cittadini, che hanno eletto sì un Sindaco, ma anche un Consiglio Comunale, che è composto da tre liste. Negli ultimi cinque anni è mancato l’ascolto dell’opposizione, e quindi di quei cittadini che hanno eletto i consiglieri d’opposizione».

Tra i punti di spicco del programma, maggiori controlli e verifiche sull’amianto, poiché le stime dei ricercatori annunciano che il picco di casi di malattie collegate a questo minerale sarà nei prossimi cinque anni. Altro punto la sicurezza nelle scuole.

La lista Mignanego Risorge si prende un impegno molto serio: non tradire il mandato dei cittadini.

«Qualunque sia il nostro risultato elettorale, ci impegniamo da ora a rimanere con il gruppo con cui ci candidiamo. Nessuno di noi passerà a un eventuale gruppo misto, in caso di disaccordo la persona si dimetterà lasciando il posto a un altro».

 

Tu sei Mignanego

La sindaco uscente, Maria Grazia Grondona, quando abbiamo parlato si è detta carica e impegnata. Una bella responsabilità ripresentarsi dopo il risultato quasi “bulgaro” di cinque anni fa, quando aveva collezionato quasi il 71% delle preferenze.

«Proseguo con la consapevolezza di aver fatto e iniziato tanto». Un quinquennio colpito da una grave alluvione, che ha scombussolato non solo il territorio di Mignanego ma anche i piani della giunta. «Abbiamo operato interventi per oltre tre milioni di euro in somma urgenza, di conseguenza non abbiamo realizzato tutto quello che volevamo, ma abbiamo seminato bene».

Grondona segna una serie di risultati: i servizi mantenuti allo stesso livello, aumento dei servizi alla persona, implementazioni alla cultura e ai servizi per anziani e bambini. «Vogliamo realizzare quello che è rimasto sulla carta, anche con la ricerca di fondi da bandi europei che però garantiscano la copertura totale dell’intervento».

Nella lista ci sono: le mattonate da ripristinare e ristrutturare, i giardini pubblici e le aree gioco da sostituire, la sicurezza sulle strade da migliorare.

Alle critiche sulla scarsa comunicazione e collaborazione da parte della giunta, risponde in maniera secca: «Noi abbiamo sempre aperto il dialogo con i cittadini, ad esempi con gli annuali incontri nelle frazioni, che però spesso sono avvenuti con scarsissima partecipazione. Ritengo che abbiamo sempre dato l’opportunità».

E se non ripetesse il risultato?

«Ci proponiamo di realizzare una minoranza costruttiva. Ognuno secondo me deve rispettare i propri ruoli, e il compito della minoranza è il controllo e la verifica».

Grondona rimarca l’importanza del livello di collaborazione raggiunto con gli altri comuni, che ha portato alla raccolta differenziata condivisa e alla presa di impegno con la firma congiunta di lettere rivolte agli organi regionali, in particolare dopo la tragedia di Ponte Morandi.

Sulla spazzatura sicuramente si giocherà molta della campagna, dato che in tutti i Comuni non è ancora entrata a regime.

Intanto su Facebook qualcuno ironizza sulla quantità di interventi e inaugurazioni a ridosso delle elezioni. “Bisognerebbe votare una volta al mese”, suggerisce un cittadino di Mignanego.

 

Sì, Cambia! – Mignanego

Giuliano Graziani si candida Sindaco, dopo gli eventi travagliati degli ultimi due anni. Eletto nel 2014 Vicesindaco con Maria Grazia Grondona, era uscito dal gruppo “Tu sei Mignanego” a gennaio 2018 per impossibilità a continuare in quel ruolo. Ora tenta di nuovo le urne con un nuovo gruppo.

«La mia scelta è stata dettata da questioni di amministrazione che ci hanno diviso, ma ho molte idee da realizzare e penso di avere con me un gruppo di persone che potrà renderle concrete». I ragionamenti sono tutti sul territorio.

Il Comune, dice, è invecchiato nelle strutture, rigido, e deve guardare verso il futuro e le sfide del nuovo millennio. Bisogna attrezzarsi, essere coerenti col modo di vivere dei cittadini di Mignanego e le loro necessità.

«Con interventi apparentemente banali, come l’accesso digitale ad almeno parte dei servizi comunali per avere accesso a documenti o parlare con i tecnici. Non tutti possono prendersi una mattina o più dal lavoro per recarsi negli uffici, e la tecnologia oggi permette di ovviare. Dobbiamo facilitare la vita burocratica delle persone».

L’altro problema affrontato da tutti i candidati è la reperibilità dei fondi. Graziani mette in campo un esperto di bandi sia locali che nazionali che europei, che si occuperà esplicitamente di questa questione. «Bisogna occuparsi del mantenimento del Comune, ma non vuole essere il focus della campagna né della nostra azione.

Dobbiamo valorizzare quello che il territorio può dare, a cominciare dalle infrastrutture».

 

NdR: le interviste sono state raccolte tra aprile e maggio 2019. Nel frattempo il sito del Comune di Mignanego è stato implementato allo standard regionale. Le interviste sono pubblicate nell’ordine in cui sono state raccolte

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