Il detto dice che non si deve giudicare un libro dalla copertina, eppure spesso c’è un altro elemento che da solo può costituire la fortuna o la rovina di un romanzo: la frase iniziale, il suo incipit.
Ci sono incipit diventati famosissimi, per motivi diversi: classici come Orgoglio e pregiudizio (È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un’ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie) o Moby Dick (Chiamatemi Ismaele), riconoscibilissimi da una singola frase, o per fare un esempio più scherzoso il fantomatico romanzo di Snoopy (Era una notte buia e tempestosa, citato così spesso dal cane dei Peanuts nei suoi tentativi di diventare scrittore da eclissare il vero autore, Edward Bulwer-Lytton, che lo utilizzò nel 1830).
Da dove si comincia a scrivere una storia? Quanto può essere difficile scrivere la frase iniziale per un nuovo romanzo?
Sono domande a cui in questi giorni sono stati chiamati a rispondere tanti autori genovesi e non soltanto, in occasione del nuovo Festival letterario genovese, Incipit, una nuova rassegna diffusa che ha luogo in diversi quartieri e zone di Genova, e che chiuderà in grande stile domenica 9 dicembre presso Villa Serra di Comago.
Il programma:
ore 15 Il coraggio delle proprie scelte, lo sport per scardinare i pregiudiziPartendo dall’incipit di un suo racconto ambientato a Genova, Riccardo Gazzaniga, scrittore sampierdarenese, parlerà del suo rapporto con il Ponente genovese – abita in val Polcevera – per arrivare al suo ultimo lavoro, Abbiamo toccato le stelle – storie di campioni che hanno cambiato il mondo. Uomini e donne che hanno utilizzato la loro forza non solo per il trionfo personale, ma anche per rivendicare diritti e scardinare pregiudizi.
ore 15:45 Gruppo di famiglia in un internoEster Armanino racconta quanto è difficile cominciare un romanzo e legge i suoi incipit, tra cui uno ambientato a Genova Castelletto. La maggior parte di noi ha iniziato il suo percorso in una famiglia. La narrazione di Armanino ruota intorno a questo nodo nevralgico.
ore 16:30 L’inno alla vita di una comitiva di sopravvissutiReading e presentazione Torpedone Trapiantati con Francesco Abate. Un caustico on the road all’insegna del politicamente scorretto, un inno alla vita per raccontare il dolore e la malattia in un mondo che, forse, dovrebbe imparare a ridersi addosso. A dieci anni esatti dal suo trapianto di fegato, Francesco viene invitato a una rimpatriata cui interverranno cento trapiantati assieme alle rispettive famiglie. È titubante, non sa se partecipare, ma alla fine, trascinato per un orecchio dalla mamma, sale con lei sul torpedone.
Pausa caffè
ore 17:30 Incipit si tinge di gialloMarcello Fois e Bruno Morchio leggeranno l’incipit dei loro ultimi romanzi Del Dirsi Addio (Fois) e Uno sporco lavoro (Morchio), storie che scavano nel profondo i personaggi e la nostra epoca. Le loro trame sono a volte seriali, in altri casi non hanno nulla in comune l’una con l’altra. Spesso il punto di vista muta, rinnovando la loro sfida di autori. Ricominciare ogni volta a scrivere, lasciarsi dietro ciò che è stato per raccontare un mondo che non esiste ancora ma che è pronto a venire alla luce.
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