Procede la prima settimana significativa dopo il rientro dalle ferie per testare la tenuta del territorio polceverasco dopo la tragedia di Ponte Morandi. Mentre si attende l’altro passaggio fondamentale per capire quanto il traffico e i relativi disagi potranno ancora peggiorare, è apparso chiaro che la Val Polcevera necessita di interventi strategici e strutturali importanti a sostegno dell’economia, della viabilità, delle scuole e della sanità.
La scarsità di vie di comunicazione con il centro città e con molti servizi fondamentali (basti pensare che per presentarsi al primo Pronto Soccorso raggiungibile per i residenti, ossia Villa Scassi a Sampierdarena, oggi è obbligatorio prendere l’autostrada), infatti, richiede un piano di integrazione e potenziamento su tanti settori per cui è fondamentale che gli enti locali e le Istituzioni più alte, Regione e Ministeri, collaborino per garantire la tenuta del nostro tessuto socioeconomico in attesa che siano intrapresi i lavori che riportino la Città Metropolitana di Genova alla normalità.
Una delle urgenze rimane il potenziamento dell’Ospedale Gallino, per cui cresce la raccolta firme (7.200 al momento della pubblicazione di questo articolo).
Le problematiche che segnalano i cittadini e gli enti locali vanno ben oltre la zona rossa nei pressi di Ponte Morandi che, pur avendo la priorità assoluta, non può essere l’unico punto di attenzione. In questa zona dell’entroterra vivono infatti più di 80.000 persone (dati dell’ultimo censimento – 2016), che chiedono di non essere dimenticate anche se non vivono a stretto contatto con l’infrastruttura caduta.
Le iniziative sono per ora positive, ma oltre alle iniziative dei singoli Enti (come la richiesta di un nuovo casello autostradale nel territorio di Serra Riccò, leggi anche: Località Fondega: dove potrebbe sorgere il nuovo casello autostradale) è necessario che le forze locali si facciano sentire in maniera unita e coesa per ottenere le risposte e gli interventi per una zona che già prima del crollo del ponte Morandi era in sofferenza dal punto di vista economico (leggi anche: La Val Polcevera è più giovane ma più povera, di Fabio Mazzari) e che ora con la situazione di viabilità che sta vivendo potrebbe subire un nuovo, importante contraccolpo.
Per questi motivi come redazione chiediamo se non sia opportuno convocare un Consiglio Comunale Aperto, tra i comuni di Ceranesi, Campomorone, Mignanego, Serra Riccò, Sant’Olcese, e il Municipio V Valpolcevera del Comune di Genova aperto ai Parlamentari eletti nei Collegi di Camera e Senato per fare il punto della situazione e portare le necessità del nostro territorio anche sul tavolo dei lavori nazionale.
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