L’alta Valpolcevera da ormai 200 anni è la casa di un’eccellenza della pasticceria genovese, il biscottificio Grondona. La storia prende il via a inizio Ottocento, quando la Grondona era una fabbrica di arte molitoria che nel giro di pochi decenni sviluppa la propria produzione di biscotti per i migliori negozi della città di Genova.
La tradizione viene tramandata tra le varie generazioni grazie agli appunti di lavoro di nonno Orlando, divenuti un punto di riferimento e un patrimonio di sapere e che hanno permesso di conoscere le ricette confidate dalle massaie del posto, i segreti sulle tecniche di impasto e di cottura.
E così dal 1820 Grondona continua la sua gestione familiare, senza mai aver abbandonato il territorio su cui è nata e senza aver mai cambiato la filosofia di base, ovvero produrre qualità. E continua a farsi riconoscere nei supermercati con le inconfondibili confezioni azzurre: «Nasce tutto da uno studio degli anni ’70», confida Francesco Grondona, oggi responsabile marketing nell’azienda di famiglia. «In un periodo in cui sugli scaffali i prodotti da forno erano tutti marroni abbiamo voluto differenziarci, utilizzando un colore che richiama il mare della nostra città».
Per assaggiare baci di dama, canestrelli e altri prodotti Grondona, ci si può recare nei vari negozi specializzati, non solo a Genova e zone limitrofe. Infatti si possono trovare nei punti vendita di varie parti d’Italia. «Siamo presenti in diverse zone del Paese, soprattutto nel nord ovest. Ma dobbiamo ancora lavorare», continua Francesco Grondona.
E proprio a proposito di lavoro questa azienda è sempre stata importante per il territorio e la sua economia, creando posti per le persone della valle. «Sì, i nostri dipendenti sono tutti residenti delle nostre zone», spiega Grondona. «Ultimamente sono andate in pensione persone che hanno iniziato a lavorare qui da noi e non se ne sono mai andate. E in un mercato del lavoro come quello di oggi questo fatto ci rende orgogliosi».
Come si diceva nel 2020 si festeggiano i 200 anni di attività. Cosa ci dobbiamo aspettare? «Sarebbe bello fare qualcosa con la città che ci ha dato i natali e ci ha ospitato, soprattutto perché negli ultimi tempi Genova si trova a fare i conti con tante difficoltà. Vogliamo festeggiare con la città». Vi terremo aggiornati sui festeggiamenti, nel frattempo vi consigliamo di assaggiare i prodotti Grondona, state certi che non rimarrete delusi!