La Casa della Beata Chiara come punto di riferimento per chi offre servizi in campo sociale e aperta alle associazioni del volontariato e delle cooperative, per creare spazi di aggregazione e di condivisione per tutte le età.
Con il patrocinio del Municipio V Valpolcevera, l’Associazione Diabetici di Pontedecimo
A. Di. Ponte X promuove un ciclo di tre incontri a tema salute aperti a tutti presso la Casa della Beata Chiara (Via Bonaventura 4, Genova Pontedecimo) durante l’autunno.
Lo scopo è raggiungere quante più persone possibile su tematiche importanti quali benessere, alimentazione e sicurezza. Sarà possibile confrontarsi con professionisti del settore per risolvere i propri dubbi e chiedere consulti. Il calendario prevede:
- Farmaci, istruzioni per l’uso, a cura del Dott. Marco AlacevichGiovedì 27 settembre
- Le diete fanno ingrassare, a cura della Dott.ssa Federica Del GrossoGiovedì 25 ottobre
- Come affrontare le emergenze domestiche, a cura di A. Di. Ponte X e Croce Verde di Pontedecimo Giovedì 29 novembre
Tutti gli incontri avranno luogo alle 17:30.
«Questo progetto vuol essere una testa di ponte per dare il via a una nuova stagione di iniziative e di uso partecipato della Casa della Beata Chiara», ci ha raccontato Rino, uno dei volontari di A. Di. Ponte X. «Avevamo già proposto cicli come questo nella nostra sede presso la Croce Verde, ma quest’anno abbiamo deciso di spostarci per rispondere a un’idea del Municipio, ossia rendere questa struttura un incubatore per le realtà del volontariato e le associazioni che lavorano nel sociale in vallata».
A questo proposito si è tenuta proprio in questa sede una riunione con le associazioni giovedì 20 settembre per presentare anche A.S.C.U.R., la cooperativa che da lunedì 17 settembre gestisce alla Casa della Beata Chiara il progetto Un villaggio per crescere, con partner il Comune di Genova e il Disfor dell’Università di Genova per il monitoraggio dei risultati.
Questo progetto ha portata nazionale con Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (con capofila CSB – Centro per la salute del Bambino di Trieste) che ha nove presidi in zone di tutta Italia in cui è forte il bisogno di servizi a sostegno dell’infanzia e delle famiglie.
Per Genova è stata individuata la Val Polcevera come zona ideale per creare un villaggio: si è tenuto il pre-lancio estivo alla Biblioteca Foltzer a luglio e dal 17 settembre fino a dicembre parte la prima fase del progetto triennale alla Beata Chiara, proponendo attività per bambini da 0 a 6 anni due pomeriggi a settimana (lunedì e venerdì). Partirà invece a ottobre un’attività gestita da Nati Per Leggere Liguria. Per ora sono attivi i percorsi di musica e di lettura, ma via via verranno lanciate le altre iniziative come gioco, massaggio infantile e un piccolo orto.
L’obiettivo è creare un punto di riferimento tra genitori e bambini ma anche tra i genitori, nell’ottica di creare una comunità educante, ma anche di confronto con dei professionisti formati per avere un luogo in cui portare e dissipare dubbi e dove trasmettere buone pratiche perché diventino patrimonio comune.
Tutte le attività proposte prevedono il coinvolgimento attivo dei bambini con i loro genitori e la gestione da parte di operatori formati ad hoc. per un’offerta educativa di alta qualità e l’obiettivo di diffondere buone pratiche per lo sviluppo, programmi come Nati per Leggere, Nati per la Musica, che hanno una valenza educativa di empowerment comprovata scientificamente.
Nelle prime due settimane l’afflusso è stato molto superiore alle aspettative. Le iniziative sono state promosse tramite i poli sociali, i consultori, i comprensori scolastici, e si sta procedendo alla diffusione delle informazioni sul progetto presso i pediatri attivi in vallata. Data la risposta, A.S.C.U.R. sta già valutando di aumentare le giornate e suddividere le iniziative per fasce più omogenee di età. La fascia d’età 0-6 è comunque ampia ed è necessario proporre attività specifiche ai diversi stadi evolutivi che i bambini attraversano.
Il nome del progetto richiama un detto africano “ci vuole un villaggio per crescere un bambino”, recuperando una dimensione di comunità anche per contrasto alla solitudine che spesso le famiglie sperimentano nei primi mesi di vita dei bambini prima di entrare nei circuiti del nido e della scuola dell’infanzia; in particolare, l’obiettivo è raggiungere i bimbi che rimangono a casa per varie motivazioni fino alle scuole primarie e i loro genitori.
Da novembre anche alla Biblioteca Cervetto e delle attività che vadano incontro alle necessità delle famiglie sfollate dopo il crollo del Ponte Morandi. Questi progetti dimostrano una volta di più l’importanza di Pontedecimo come centro di aggregazione e riferimento in Alta Val Polcevera.
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