Sono state finalmente rivelate la divisione in aree di rischio delle regioni italiane previste dal nuovo DCPM. La Liguria, tra le regioni in bilico insieme al Veneto, è considerata per ora in fascia gialla.
La nostra regione al momento si trova quindi nella fascia di rischio più bassa. Nel frattempo le zone “verdi” sono state cancellate per non sottostimare il pericolo, comunque concreto, di contagio.
Cosa comporta la fascia gialla per la Liguria:
- la circolazione dei cittadini è vietata dalle ore 22:00 alle ore 5:00 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute;
- negli altri orari della giornata è fortemente raccomandato di non spostarsi se non per motivi seri, sia con mezzi privati che con i mezzi pubblici;
- i centri commerciali e le attività al loro interno saranno chiusi nei finesettimana (sabato e domenica), con l’eccezione di supermercati, farmacie e parafarmacie, presidi sanitari, tabaccherie ed edicole;
- musei, mostre temporanee e altri luoghi della cultura rimarranno chiusi;
- per le scuole superiori di secondo grado si passerà al 100% di didattica a distanza (DAD) con l’eccezione per gli studenti con disabilità e per lo svolgimento dei laboratori pratici;
- scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole medie mantengono la didattica in presenza;
- i mezzi del trasporto pubblico dovranno ridurre la capienza al 50%;
- sospese le attività di sale giochi e sale scommesse, ma anche di bingo e slot machine nei bar e nelle tabaccherie;
- per bar e ristoranti rimane l’obbligo di chiusura delle attività in sala alle ore 18:00; fino alle 22 è possibile l’asporto (ritiro presso l’attività da parte del cliente), coerentemente con il coprifuoco, mentre non ci sono restrizioni per le consegne a domicilio;
- si conferma la chiusura di piscine, palestre, teatri, cinema e centri sportivi;
- gli eventi sportivi sono limitati alle competizioni e manifestazioni di interesse nazionale con provvedimento del CONI o del Comitato italiano Paralimpico (CIP)
- È prevista la sospensione di tutti i concorsi in presenza, pubblici e privati, con esclusione di quelli per personale medico e protezione civile; nessun limite le procedure di selezione in modalità telematica.
La decisione di inserire la Liguria nella fascia di rischio media, e non nelle due categorie superiori, è dovuta a una serie di fattori identificati dal comitato scientifico. Non si guarda solo ai contagi, ma anche all’occupazione di posti letto nelle strutture ospedaliere e in terapia intensiva.
Ai cittadini la responsabilità di rimanere in questa fascia di rischio
Il governo ha preso la decisione in base ai dati della settimana tra il 19 e il 25 ottobre, tuttavia non è escluso un aumento di rischio se i dati peggioreranno nei prossimi giorni. Ai liguri quindi l’appello di agire responsabilmente, muovendosi solo per necessità e sempre con mascherina, lavandosi spesso le mani e rispettando il distanziamento interpersonale.

Le regioni confinanti, cosa succede?
Piemonte e Lombardia sono zona rossa, quindi subiranno le limitazioni più forti in termine di spostamenti e chiusure di attività commerciali. Emilia Romagna e Toscana rientrano invece nella stessa fascia della Liguria, dunque con le stesse limitazioni.
Conte nella serata di ieri ha spiegato perché si è optato per regimi diversi: «Se introducessimo misure uniche produrremmo un duplice effetto negativo. Da un lato, non adotteremmo misure adeguate ed efficaci per le regioni a maggior rischio. Dall’altro, applicheremmo misure troppo restrittive in regioni in cui la situazione è meno grave. Per questo abbiamo distinto l’intera penisola in tre aree: gialla, arancione e rossa, ognuna con precise misure restrittive».
Le misure per tutte le fasce di rischio entreranno in vigore da domani, venerdì 6 novembre e saranno attive fino al 3 dicembre.