Panchine rosse e flash mob, le iniziative contro la violenza sulle donne nei Cinque Comuni

Contro la violenza di genere eventi e appuntamenti su tutto il territorio dell’Alta Valle

Si parla spesso delle panchine rosse in occasione delle due date legate ai diritti delle donne, ossia il 25 novembre e l’8 marzo. In particolare nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che è ricorsa ieri. Ma cosa significa?

La panchina rossa è un’iniziativa lanciata nel 2017 per trovare spazi pubblici a memento di questa piaga sociale che colpisce in maniera molto uniforme non solo nord e sud del Paese, ma anche tutte le classi sociali. Quest’anno un centinaio di donne sono state assassinate da un ex o dal loro partner, e si calcola che oltre sei milioni siano le donne che subiscono violenza domestica (fisica, psicologica, economica, religiosa e in molte altre forme), ma solo una piccola parte di esse si rivolge alle forze dell’ordine o ai centri antiviolenza.

Per questo motivo, di norma, la panchina rossa vuole essere più di un mero simbolo, ed è corredata del numero verde dedicato alle vittime di violenza domestica – 1522 – e in molti casi anche di informazioni sui centri antiviolenza più vicini. Le panchine sono di solito posizionate in luoghi frequentati da donne, in particolare da madri (giardini pubblici, scuole), e la speranza è che queste informazioni possano essere utili a una donna che sta subendo violenza e che non sa a chi chiedere aiuto. Al contempo, il posizionamento in uno spazio pubblico vuole tenere l’attenzione accesa sul tema, ricordare che questo fenomeno esiste ed è purtroppo molto diffuso, e spingere le persone a informarsi di più sul tema. 

L’inaugurazione a Sant’Olcese. Immagine da Sant’Olcese Inform@

Ieri mattina l’amministrazione comunale di Sant’Olcese, in collaborazione con il Sindacato SPI-CGIL e con l’importante partecipazione del Consiglio comunale dei Ragazzi, ha inaugurato tre panchine rosse contro la violenza sulle donne in Via Poirè (Manesseno).  

Durante la cerimonia, i componenti del consiglio comunale dei ragazzi hanno anche letto alcuni brani tratti da “Il male che si deve raccontare”, il libro di Simonetta Agnello Hornby e Marina Calloni. Significativo questo coinvolgimento dei ragazzi del territorio, perché purtroppo l’età della violenza di genere si sta preoccupantemente abbassando.

Anche a Serra Riccò sono state inaugurate due panchine, una nella frazione di Castagna, nei giardini pubblici, e una a Pedemonte in Piazza S. Poggi, con la collaborazione del Comitato locale della Croce Rossa Italiana e del Club Familiare Castagna.

Altre iniziative

A Campomorone si “rinnova” la panchina rossa davanti al Polo sociale in Via Martiri della Libertà, giovedì 28 novembre alle ore 15:00. Questa panchina è presente sul territorio da diversi anni, ma viene regolarmente vandalizzata. Quest’anno è stato deciso di rimetterla a nuovo, con il lavoro dei volontari della Croce Rossa del posto.

Sempre con la Croce Rossa, l’amministrazione di Ceranesi inaugurerà una nuova panchina a Santa Marta, in occasione della festa di Natale, il 30 novembre. Questa panchina va ad aggiungersi a quella già presente sul territorio ceranesotto, collocata a Geo in occasione dello scorso 8 marzo. Appuntamento a Santa Marta sabato alle 11:00. Il Comune di Mignanego ha in programma un evento particolare: un flash mob coreografato da alcune alunne della classe 3°A del Liceo Coreutico Gobetti di Genova, con un gruppo di mamme volontarie, a simbolo alla lotta continua ed incessante contro la violenza in generale e nello specifico la violenza sulle Donne e sui minori. L’evento era previsto per domenica 24, ma con il prolungarsi del maltempo è stato rimandato a data da stabilire. Lo riannunceremo quando sarà deciso il nuovo appuntamento.

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