Penne Rosa V Edizione parte da Campomorone con L’Impromissa

La rassegna dedicata alla scrittura femminile e organizzata dalle librerie indipendenti di Genova riparte per la quinta edizione. Primo appuntamento alla Biblioteca di Campomorone con L’Impromissa, di Chiara Ferraris

Riparte da Campomorone Penne Rosa, il festival diffuso organizzato dalle librerie indipendenti genovesi che offre l’occasione per i lettori di conoscere alcune delle scrittrici del territorio più vivaci e interessanti.

Quest’anno, giunte alla quinta edizione, le organizzatrici hanno deciso di dare uno sguardo più netto: non solo donne che scrivono, ma donne che si occupano di tematiche forti e legate alla questione femminile di ieri e di oggi, storie ispirate alla realtà o ai ruoli della donna.

In questa cornice si inserisce il libro di Chiara Ferraris, “L’Impromissa”.

Genova. Quando Agata varca la soglia, l’appartamento è silenzioso e tremendamente buio. Sua madre non c’è più, da diversi mesi ormai. Resta soltanto l’odore delle stanze vuote, la polvere sui mobili, insieme all’eco dei ricordi e ai segreti, che ora nessuno può più mantenere, e che i vecchi quaderni dell’amata zia Alice, rimasti a lungo nascosti, sono pronti a rivelare. Quelle pagine custodiscono, infatti, il ritratto di una donna che Agata stenta a riconoscere come la sua zia Alice, e la storia di un grande amore proibito, di cui non ha mai saputo nulla. E sarà proprio il racconto di quella vita segreta a cambiare tutto, anche nel suo presente. Perché c’è un filo unico, un sentiero sepolto che unisce le generazioni di donne della famiglia Lantieri. Agata, ancora una volta lontana da Genova, tra gli scorci rassicuranti delle estati trascorse nella fattoria di famiglia in Valpolcevera, scoprirà non solo la vera storia della propria famiglia, ma imparerà anche che la forza nasce dalle fragilità, il coraggio dal dolore e che il vero amore non conosce lo scorrere del tempo. Soprattutto si renderà conto che quel fazzoletto di terra, tra i due versanti di una collina, sulle alture genovesi, racchiude in sé tutta la loro storia: ogni ritorno è un ritorno lì, ogni partenza è una partenza da lì, ogni perdita, ogni nascita, ogni gioia e ogni dolore sembra compiersi e avere senso soltanto tra quei colori. Oggi più di ieri. Intrecciando luoghi, accadimenti e personaggi, Chiara Ferraris restituisce al lettore al tempo stesso un frammento della grande storia d’Italia e una saga familiare. Tra passato e presente, “L’impromissa” si rivela così una storia d’amore e di appartenenza, dove le protagoniste sono le donne, le loro scelte, la loro forza, il loro sacrificio.

Inutile dire che l’abbiamo letto e che ci è piaciuto moltissimo, per diversi motivi:

  • È un romanzo scritto da un’autrice polceverasca e ambientato in Alta Val Polcevera. Chiara infatti risiede a Sant’Olcese e sulle sue colline ha posto questa storia, raccontando una valle ancora rurale e legata alla terra e ai suo rituali, un aspetto che forse si è perso con i decenni dell’industrializzazione pesante. La campagna in cui Alice e Agata si muovono è affascinante, e l’autrice è molto brava a renderla con una vividezza e delle sensazioni vivide e molto chiare per chi legge. 
  • È scritto veramente, veramente bene: e può sembrare forse scontato, per chi pubblica libri, ma purtroppo non è così. la vicenda scivola una pagina dopo l’altra, effettuando un vero incantesimo sul lettore. È stato infatti difficilissimo distaccarsene durante la lettura!
  • Racconta di un’epoca buia, il ventennio fascista, e di aspetti che forse si tengono meno presenti quando si parla del regime, ma che hanno contribuito non poco alla storia della Val Polcevera. Ad esempio sull’agricoltura: Alice e la sua famiglia si trovano obbligati a distruggere la storica vigna per far posto a grano e patate, di cui c’era un gran bisogno con l’autarchia, pena la confisca della terra.
  • È una splendida saga familiare: l’autrice utilizza questo genere con molta consapevolezza, senza mai scadere nei rischi che si corrono quando un personaggio va a ficcanasare nei segreti dei suoi parenti.
  • I personaggi sono veri, credibili anche nelle loro scelte più combattute, e ci si affeziona a loro in un batter d’occhio. Se Alice con la sua tenacia conquista subito, anche Agata, più insicura e dubbiosa sul suo futuro, diventerà rapidamente una beniamina, così come tutti i personaggi che ruotano attorno a queste due.

Un romanzo da non perdere, dunque, tanto più che giovedì 21 novembre alla Biblioteca Civica Balbi di Campomorone sarà presente l’autrice a raccontare cosa l’ha spinta a scriverlo e a rispondere alle domande del pubblico. La presentazione comincia alle 17:30 e dopo l’incontro sarà possibile acquistare una copia autografata. Seguirà un piccolo aperitivo.

Per conoscere le altre date di Penne Rosa V edizione, è possibile consultare la pagina Facebook della rassegna (clicca qui).

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