Raccolta differenziata in Alta Valle, tutto slitta al 2019

Le conseguenze di Ponte Morandi agli impianti Amiu comportano un ritardo per il nuovo regime di raccolta differenziato in Alta Val Polcevera. Tutto rimandato al 2019

Raccolta della plastica a Ceranesi in località Pontasso. Un camion palesemente non adatto alla viabilità della zona blocca la via di accesso che porta alla Gaiazza per quasi una decina di minuti per agganciare la campana, svuotarla nel rimorchio e riposizionarla a bordo strada. 

Confermato dai Cinque Comuni, l’avvio della nuova differenziata in Alta Val Polcevera è rimandato al 2019.

Le gravi problematiche riscontrate agli impianti di stoccaggio e di smaltimento dei rifiuti, che hanno rallentato in maniera sensibile la raccolta anche della spazzatura “normale” negli ultimi mesi, hanno reso obbligatorio questo slittamento, che è stato reso pubblico mercoledì scorso, nella riunione tra i Cinque Comuni e Amiu.

Era forse prevedibile, dato che non solo non è iniziata la disposizione dei nuovi bidoni della differenziata a sostituire le campane, ma il passaggio dei mezzi di raccolta è sempre più rarefatto, e sempre più spesso è facile vedere sacchi su sacchi di indifferenziata accatastati intorno ai cassonetti, oltre ai rifiuti differenziati. Una situazione aggravata dalle tante discariche abusive nei pressi delle aree di raccolta e su tutto il territorio, con mobili e altri ingombranti abbandonati che potrebbero tuttavia essere portati all’isola ecologica di San Biagio, o consegnati gratuitamente all’Eco-Van, che malgrado i disagi ha ripreso il servizio di ritiro.

Tuttavia è anche curioso come si siano fatti gli incontri informativi in un periodo in cui l’emergenza era già conclamata in questo senso, comunicando anche una certa urgenza per attivare i nuovi servizi, mentre nel frattempo non sono state effettuate quelle opere necessarie per il nuovo regime. Agli incontri si è percepita anche una certa mancanza di informazioni degli operatori Amiu intervenuti (frazioni, conformazione del territorio), che spesso alle domande dei cittadini hanno nicchiato prospettando soluzioni ad hoc.

Da Ceranesi ci segnalano anche che nella brochure informativa consegnata con i nuovi bidoni ci sono delle variazioni rispetto a quanto prospettato agli incontri pubblici: il servizio di ritiro degli sfalci, per esempio, che era stato presentato come gratuito, si rivela essere a pagamento dai documenti ricevuti. Delle discrepanze e incongruenze che infastidiscono e che certo non contribuiranno a dissipare la diffidenza di molti cittadini riguardo questo nuovo sistema di raccolta.

A seguito di questo rinvio, in ogni caso, tutti i Comuni hanno prolungato il periodo di consegna dei bidoncini domestici e dei sacchetti compostabili per l’umido.

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