Reparto Covid-19 al Gallino

Quindici posti covid al Gallino, ma preservate le attività ambulatoriali

Reparto covid all'Ospedale Gallino

Si sono rincorse diverse voci negli ultimi giorni in merito a cosa sarebbe successo all’Ospedale Gallino in questa fase della pandemia.

Un post sui social di Armando Sanna, da poco eletto Vice Presidente del Consiglio regionale, riportava la possibilità che il polo ospedaliero subisse di nuovo il blocco completo come accaduto nel primo lockdown.

Abbiamo perciò raggiunto telefonicamente Luigi Carlo Bottaro, Direttore Generale della ASL3, che ci ha confermato la creazione di 14 posti letto per pazienti Covid-19 con sintomi di media/bassa intensità. In aggiunta ci sarà un posto di riserva, che ci si augura non entri in funzione.

15 posti letto al piano terra del Gallino allo scopo di alleggerire il Pronto Soccorso e il punto OBI di Villa Scassi, strutture che in questi ultimi giorni si sono trovate in seria difficoltà nell’accettazione di nuovi pazienti.

L’urgenza, in particolare, è non impegnare per ore e ore le ambulanze di vallata (e non soltanto) in attesa del ricovero dei pazienti e del recupero delle barelle. Problematica denunciata anche da diversi amministratori della Val Polcevera sui social network e dalle pubbliche assistenze.

Secondo Bottaro il reparto al piano terra del Gallino è particolarmente indicato per l’accettazione di questi pazienti per questioni logistiche.

Contrariamente al primo lockdown, questa organizzazione dovrebbe preservare le normali attività ambulatoriali di questo polo sanitario, così importante per la Val Polcevera e non solo. Al contrario, il personale ospedaliero di sala operatoria può essere richiamato a Villa Scassi.

Questa dovrebbe essere l’unica modifica sui servizi offerti dal Gallino, secondo Bottaro, per la seconda ondata.

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