Sequestrata discarica abusiva in Via Nostra Signora della Guardia

Operazione dei Carabinieri nell’area industriale tra Bolzaneto e San Biagio

Parte della discarica abusiva vista dal satellite

Abbandono, incuria, aziende che chiudono, e c’è chi ne approfitta. È il caso di un’area industriale in Via Nostra Signora della Guardia (nella zona tra Bolzaneto e San Biagio), a poche decine di metri dal polo commerciale dell’Aquilone e dalla montagna sempre più imponente di detriti del Ponte Morandi.

Negli ultimi anni diverse ditte hanno chiuso i battenti, lasciando un’enorme metratura senza controllo né manutenzione. Sono state fatte diverse ipotesi negli anni sull’utilizzo di quest’area: nel 2017, anche allocarci il campo nomadi che andava spostato in previsione dei lavori della Gronda; nel 2018, il piazzale sarebbe dovuto diventare uno dei campi base per il cantiere stesso, dove lavorare i materiali. 

Nessuna soluzione però è stata adottata per recuperare la struttura, e nel tempo lo spiazzo di fronte al palazzo si è trasformato in una discarica abusiva a cielo aperto, dove sono stati scaricati in particolare rifiuti speciali e pericolosi: materiali ferrosi, informatici, piastrelle, conci di tufo, mobili distrutti, elettrodomestici, materiali plastici, autovetture ormai inutilizzabili, materiali ferrosi, pneumatici… la lista continua, per un volume di circa 5.000 metri cubi di rifiuti abbandonati su una superficie di circa 18.000 metri quadrati, nei pressi di abitazioni e attività commerciali e produttive ancora al lavoro, come si può vedere anche dalla foto. Questa mattina i carabinieri hanno messo tutta l’area sotto sequestro.

Al momento sono stati denunciati due soggetti già noti alle forze dell’ordine, grazie all’identificazione di alcuni dei sei mezzi abbandonati tra i rifiuti, auto e furgoni senza assicurazione e, in alcuni casi, cannibalizzati per i pezzi di ricambio. Uno di questi mezzi era del complesso sono stati rinvenuti e sequestrati sei mezzi, tra auto e furgoni abbandonati, privi di copertura assicurativa e talvolta cannibalizzati, e sono stati denunciati due soggetti, entrambi noti alle forze dell’ordine: il primo, 30enne, è stato denunciato perché proprietario di un mezzo adibito alla raccolta e trasporto di residui ferrosi, senza però alcun tipo di abilitazione; il secondo, di 57 anni, è ritenuto responsabile di violazione colposa dei doveri circa la custodia di un furgone gravato da un provvedimento di confisca.

I carabinieri della stazione Forestale di Rivarolo e della compagnia di Genova Sampierdarena, dopo aver messo l’area sotto sequestro, stanno procedendo con gli accertamenti per individuare i responsabili della discarica abusiva.

Mentre le operazioni di indagini e giudiziarie andranno avanti, rimane l’interrogativo di come si trasformerà quest’area, in attesa dello sblocco della Gronda.

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