Dopo gli incontri riservati ai privati e agli amministratori di condominio, gli incontri organizzati nei Cinque Comuni proseguono con gli appuntamenti dedicati alle attività commerciali e produttive sul territorio dell’Alta Val Polcevera.
In questo caso le distinzioni sono meno rigide, perché ogni attività può rientrare nelle due diverse categorie previste per le singole tipologie di rifiuti. Si differenzia tra:
- Produzione non domestiche
- Grandi produttori e operatori alimentari
Per produzione non domestica si intende una quantità di una specifica categoria di rifiuti (che sia carta, plastica, vetro e così via) assimilabile per volume a quella di una famiglia, quindi di un’utenza privata. Per grandi produttori al contrario si considerano tutte quelle produzioni di rifiuti che superano in maniera sensibile il volume prodotto da un’utenza domestica. A una richiesta di quantificare queste quantità, gli esperti AMIU non hanno comunicato dei dati più specifici, per cui è prevedibile che ci sarà un periodo di confusione, quando l’iniziativa partirà.
Tutte le attività economiche saranno dotate di bidoni per le categorie di rifiuti che differenzieranno (residuo secco, plastica e metalli, vetro, carta) di dimensioni coerenti con la specifica situazione e dotati di chiave, in modo che solo i gestori possano depositarvi i sacchi per la raccolta. I bidoni o cassonetti andranno tenuti su suolo privato ed esposti sul percorso di raccolta secondo un calendario personalizzato per ogni Comune, che verràconsegnato al momento del sopralluogo. In questa occasione verrà stimata la quantità di rifiuti prodotta in una settimana dall’attività in modo da consegnare i corretti cassonetti.
Per i grandi produttori di questi materiali, verranno inoltre ritirati i cartoni e le cassette di legno e di plastica, che dovranno essere esposti a loro volta in strada per la raccolta senza però un bidone specifico (essendo materiale più facile da trasportare).
Un discorso a parte va fatto per tutte quelle attività economiche che producono o somministrano cibarie, che saranno considerate grandi produttori di organico e che dovranno anche premurarsi di aggiornare la propria descrizione HACCP sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in modo che a un eventuale controllo sia aggiornata.
A questa situazione vanno aggiunte tuttavia due considerazioni.
- la prima, è che ogni Comune sta rivedendo i propri regolamenti in merito alle quantità massime di ogni categoria di rifiuto che è smaltibile attraverso il servizio pubblico, superate le quali è necessario rivolgersi a una ditta privata o concordare con AMIU una raccolta personalizzata comunque a pagamento;
- la seconda è che queste modalità valgono esclusivamente per le tipologie di rifiuti previste per la raccolta differenziata. Ad esempio, sulla plastica si crea confusione perché si differenziano esclusivamente gli imballaggi, mentre tutte quelle plastiche utilizzate nei processi produttivi vanno smaltite come rifiuti speciali a pagamento.
Tuttavia, AMIU ricorda che è possibile scorporare dal conteggio della TARI tutte quelle aree dell’attività economica che non producono rifiuti smaltibili con la normale differenziata, e non pagarvi di conseguenza la tassa, poiché tali rifiuti vanno eliminati per altre vie.
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