Stati generali della cultura in Val Polcevera, al Castello di San Cipriano un evento per parlare del futuro culturale della valle

Al Castello di San Cipriano un incontro pubblico per ragionare dello stato della cultura in vallata: un evento per capire a che punto siamo, e quale futuro aspetta questo importante settore sociale ed economico

Cultura in Val Polcevera: qual è lo stato del settore sul nostro territorio? E cosa comprendiamo con questo termine?

Secondo l’antropologo inglese Edward Tylor la cultura (o civiltà), presa nel suo più ampio significato etnologico, si può definire come “quell’insieme complesso che include il sapere, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della società.”

Probabilmente per molti, anche tra gli abitanti della Val Polcevera stessa, non è immediato il collegamento con la vallata e un concetto più nebuloso di cultura: il passato industriale inquina ancora mentalmente il territorio, che fatica a trovare o ritrovare un’identità post-petrolchimico. Eppure le iniziative sono tante, così come le realtà culturali che sono delle gemme e che potrebbero essere anche un’importante fonte di richiamo per i turisti, sia dal territorio ligure e genovese che da fuori. Prima ancora di pensare al turismo, tuttavia, il patrimonio culturale del territorio deve essere riscoperto da chi il territorio lo vive, anche per poter ripensare tutti insieme un’identità condivisa che possa generare nuovi progetti e percorsi al passo coi tempi, ma che valorizzino anche il passato.

La Val Polcevera vanta infatti una storia plurimillenaria, con testimonianze importanti come la Tavola Bronzea, ed è stata una delle vie di collegamento più importanti tra il porto di Genova e il Nord Italia e l’Europa, nell’epoca delle grandi carovane commerciali e non solo. Ha tanti luoghi di culto importanti, a cominciare dal Santuario della Guardia, e tanti monumenti e luoghi di interesse, come anche le Giornate del FAI a San Cipriano quest’autunno.

E proprio a San Cipriano, presso il Castello, si terranno gli Stati Generali della Cultura in Val Polcevera, un evento organizzato dal Circolo della Via del Sale per la mattinata di sabato 2 marzo. Un’occasione per parlare delle attività culturali, mutualistiche, artistiche e sportive storiche della valle e delle numerose realtà odierne nate anche in virtù di nuove esigenze della società moderna.

L’analisi deve essere sia positiva, perché in effetti le iniziative e le proposte sul territorio sono molte e di qualità, ma ci deve essere anche una riflessione importante: prima di tutto, come creare identità di vallata. Quello che si riscontra spesso è infatti una appartenenza forte alla propria frazione o delegazione, ma poca interazione: un organizzatore di eventi o un amministratore comunale si dovrebbe chiedere “se la gente non si sposta dalla frazione A alla B, o da un Comune all’altro, come possiamo pensare di attirare pubblico da fuori?”

La seconda prospettiva deve essere la progettazione di un’organizzazione a rete a livello di vallata e/o di Città Metropolitana. Negli ultimi mesi, a seguito del crollo di Ponte Morandi, ci sono state molte promesse sull’inclusione della Val Polcevera nei progetti futuri del Comune di Genova, tra le altre occasioni anche in occasione dell’Expo a Pontedecimo a settembre (dove tra l’altro, per la prima volta, si è provato a organizzare eventi su tutto il territorio dell’Alta Valle), e aspettiamo di vederle concretizzate.

Un esempio negativo è, a mio avviso, l’esclusione della Val Polcevera dal progetto Valli all’Opera, con il quale gli abitanti delle vallate potranno recarsi con mezzi ATP allo spettacolo pomeridiano della domenica al Carlo Felice. Una bellissima iniziativa, da cui però la nostra valle è rimasta esclusa.

Per discutere la situazione e discutere come costituire un organo consultivo che sia in grado di coinvolgere le realtà in quanto “patrimonio della collettività”, interverranno:

  • Barbara Grosso, Assessore alla Cultura del Comune di Genova
  • Maria Grazia Grondona, Sindaco di Mignanego
  • Paola Guidi, Sindaco di Campomorone
  • Franco Valentini, Assessore alla Cultura del Comune di Ceranesi
  • Simona Locci, Assessore alla Cultura del Comune di Sant’Olcese
  • Marco Torre, Assessore alla Cultura del Comune di Serra Riccò
  • Federico Romeo, Presidente V Municipio Valpolcevera
  • Angelo Giulio Torti, Presidente Villa Serra di Comago (Sant’Olcese)
  • Gilberto Lanzarotti, Direttore Teatro Rina e Gilberto Govi (Genova Bolzaneto)
  • Battistina Dellepiane, Titolare della Libreria Libro Più (Genova Pontedecimo)
  • Giuseppe Pittaluga, Museo della Croce Rossa Italiana (Campomorone)
  • Marco Benvenuto, Giornalista
  • Flavia Cellerino, Responsabile del progetto “Lo Scoglio dell’Albatros” presso il DLF (Genova Rivarolo)
  • Franco Bampi, professore ed esperto di dialetto genovese

Appuntamento dunque sabato 2 marzo alle ore 9:00 al Castello di San Cipriano. Alla fine dell’evento seguirà n rinfresco. L’appuntamento è aperto a tutti coloro interessati e in particolare a tutti gli operatori del settore culturale e sociale in valle.

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