Torna Natura & Ambiente con un articolo su una delle piante più “odiate” della valle, ma che forse nasconde inaspettati benefici… L’ortica

Ci siamo infilati tutti almeno una volta in un cespuglio di ortiche con i pantaloni corti… Quasi sicuramente se pensate a questa pianta, vi tornerà in mente un ricordo simile. Eppure si tratta di una erba spontanea con molte proprietà, che forse ve la faranno rivalutare!

Maurice Mességué, scrittore ed erborista francese raccontava: “… il poeta Petronio esortava i bisognosi di riacquistare la virilità, a farsi frustare con un mazzo di ortiche…” Forse è per questo che non ci sono più gli uomini di una volta! Flagellazioni a parte, l’Urtica dioica, largamente conosciuta come crudele e irritante, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Urticaceae, ricca di proprietà benefiche sia fitoterapiche che gastronomiche.

Gli usi curativi: Dal punto di vista curativo, l’ortica ha ottime proprietà diuretiche e antinfiammatorie. È possibile realizzare un decotto con radici fresche per combattere ritenzione idrica, calcoli renali, cistite e infezioni urinarie; per afte e gengiviti si consigliano gargarismi con decotto di foglie e fiori; impacchi e lozioni sono perfette per detergere la pelle, liberarla dell’acne e dall’eczema; è altresì utilizzata, tramite impacchi, per combattere la caduta dei capelli. Si tramanda anche che la radice veniva masticata nei pressi di un dente sofferente per calmare il dolore. In caso di reumatismi, dolori ad articolazioni, tendini e muscoli, Mességué consiglia di preparare una lozione tritando 3 manciate di foglie di ortica, 2 di foglie e fiori di celidonia (Chelidonium majus), e 2 belle foglie di cavolo; dopo aver lasciato il tutto per 48 ore in 2 litri di acqua, il filtrato prodotto potrà essere utilizzato localmente.

Gli usi in cucina: Le qualità dell’ortica non si limitano affatto al campo curativo: sono molteplici anche gli usi in cucina dei fiori e delle foglie. Infatti, viene spesso utilizzata come ripieno nella pasta fresca insieme alla ricotta, come condimento per la pasta insieme a pinoli e parmigiano, nei risotti, nelle lasagne, nelle frittate e insieme alle patate per ottenere polpette e torte salate.

Come e quando raccoglierla: Per raccogliere l’ortica è necessario un paio di guanti, una sacca, o un cestino, e un paio di forbici. La fioritura avviene da giugno a settembre mentre il tempo balsamico, cioè quando i principi attivi sono all’apice, è raggiunto sia in aprile che in settembre. Una volta raccolte, è essenziale separare le foglie dallo stelo, lavarle, asciugarle delicatamente e poi essiccarle, oppure sbollentarle.

Con questo articolo spero di avervi fatto cambiare idea sull’ortica, una pianta dalle mille risorse che, spesso, viene evitata. Per ulteriori informazioni e curiosità, contattatemi senza esitazioni.

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