La tematica dell’alimentazione è di fondamentale importanza per raggiungere gli obiettivi nell’allenamento, come dire: l’addome a tartaruga si costruisce più a tavola che in palestra. Non mi soffermerò a spiegare l’alimentazione con termini tecnici, non sono un nutrizionista o un dietologo, a loro il compito scientifico del caso.
Mi limiterò a spiegare a grandi linee e a dare consigli per una corretta educazione alimentare affiancata all’allenamento sportivo.
Molte persone fuggono dai carboidrati, imputati dell’aumento di peso corporeo; addirittura ci sono persone che mantengono un regime ipocalorico estremo per paura di ingrassare. Nulla di tutto questo è giusto: i carboidrati ci aiutano a dimagrire e dobbiamo alimentarci correttamente con i giusti contenuti nutritivi.
Parlando di un’alimentazione bilanciata, in linea di massima per funzionare bene dobbiamo assumere circa il 55% di carboidrati, il 30% di proteine il 15% di grassi e almeno 2 litri di liquidi al giorno tra alimenti e acqua.
Scegliendo tre pasti principali, colazione, pranzo, cena, inserirei uno spuntino mattutino e la merenda pomeridiana; la teoria è quella di non far trascorrere più di tre ore tra un pasto e uno spuntino, da abituare il fisico all’abbondanza, così facendo, con il tempo, il corpo eliminerà il grasso in eccesso. Se vivessimo nel digiuno o costantemente con diete ipocaloriche, non appena possibile, il nostro corpo creerebbe riserve di grasso per sopperire a un’alimentazione povera.
La colazione ricca e bilanciata deve contenere carboidrati, proteine e grassi. Lo spuntino è un break dove si può consumare frutta, una barretta, mentre il pranzo deve anch’esso essere completo e vario. Nella merenda pre-allenamento incrementerei i carboidrati per avere più energia allo start e alla sera aumenterei le proteine per migliorare il recupero muscolare, poi verdure e una porzione più ridotta di carboidrati.
Da tenere presente che esistono alimenti che sarebbe bene evitare, parliamo dei quattro veleni bianchi:
- Farina del tipo 00: troppo raffinata se proprio dobbiamo meglio integrale o meno raffinata;
- Zucchero: tutti conosciamo le sue proprietà devastanti per il nostro organismo. Per dolcificare io consiglio il miele;
- Latte: dopo lo svezzamento perdiamo gli enzimi per digerirlo, perciò crea molti scompensi assumendolo. Secondo me è bene evitare anche i derivati;
- Sale: alza la pressione, aumenta la ritenzione, indurisce le arterie e molte altre cose, per cui meglio usare spezie con proprietà più benefiche.
Un altro alimento che rema contro il nostro benessere è l’alcol, che oltre a gonfiare incrementa notevolmente la ritenzione idrica, da dipendenza ed è bene limitarne la sua assunzione e scegliere qualcosa di naturale, tipo una birra o un bicchiere di buon vino, piuttosto che un cocktail raffinato e complesso.
Ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia sull’alimentazione, ma già seguendo questi pochi consigli presto noterete in voi più energia, più compattezza e nel giro di pochi mesi vi sentirete più forti e decisamente meglio.
Resta comunque il fatto che è sempre bene farsi seguire da un buon nutrizionista, soprattutto se si è troppo in esubero di peso o con patologie confermate, questo articolo è solo una piccola parentesi informativa di educazione alimentare.
L’argomento che tratteremo la prossima volta sarà l’integrazione alimentare nello sport: gli alimenti ormai sono poveri di certi nutrienti e una buona integrazione alimentare può aiutarci a migliorare la nostra performance sportiva. Per questo la domanda a cui risponderò al prossimo appuntamento sarà:
Come devo integrare l’alimentazione per migliorare la mia performance sportiva?
Grazie per la vostra attenzione, per qualsiasi domanda potete contattarmi su facebook alla pagina Secci Stefano Personal Trainer o per email a seccipersonaltrainer@gmail.com.
Stefano Secci
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