Val Varenna, la frana di San Carlo di Cese che paralizza anche Ceranesi

Le conseguenze delle due frane intorno a San Carlo di Cese coinvolgono anche i cittadini di Ceranesi. Un’altra strada interrotta in una viabilità che si farà sempre più complessa.

Il punto di strada franato presso Località Carpenara.

 

Tra sabato e domenica la strada che porta da Pegli a San Carlo di Cese e che sbuca a Lencisa ha subito forti danni a causa del maltempo. I problemi si sono verificati in due punti diversi:

in via Cian de Vì si è registrata la caduta di alcuni massi che hanno bloccato parte della carreggiata. Questa interruzione è stata risolta nella giornata di lunedì 12 novembre, ripristinando la viabilità tra San Carlo e Lencisa nelle ore diurne. La frana verrà studiata nei prossimi giorni per capire il rischio di ulteriori movimenti. La viabilità è comunque limitata agli orari 6-9 la mattina e 17-21 la sera. 

I massi caduti tra San Carlo di Cese e Lencisa, già rimossi. La frana che li ha spinti sulla strada tuttavia potrebbe essere ancora in movimento.

In via Carpenara, subito dopo la frazione omonima a scendere, diversi metri di strada sono franati nel torrente Varenna, impedendo il passaggio di mezzi pubblici e privati e mettendo a rischio una conduttura importante della rete del gas. Dopo i lavori di lunedì, è stato ripristinato il transito pedonale in sicurezza. Per quanto riguarda la linea degli autobus, è stata istituita una navetta da e verso Pegli e tra Carpenara e San Carlo.

È stato anche istituito un presidio sanitario presso la ex Scuola Comunale di San Carlo di Cese.

Le ripercussioni di questa situazione sul territorio della Val Polcevera, oltre che delle frazioni direttamente coinvolte del Comune di Genova, sono molto serie.

La strada che collega Pegli e Lencisa è infatti una importantissima via di sfogo che, malgrado le condizioni e il percorso poco pratico, è usata da tanti cittadini di Ceranesi e Campomorone per raggiungere il ponente del capoluogo per lavoro, in particolare dopo il crollo di Ponte Morandi per evitare lo snodo di Borzoli. Inoltre, sia le attività commerciali di Lencisa che il Santuario della Guardia dipendono molto dai cittadini genovesi che sono solito percorrere questa strada nei finesettimana per raggiungere il territorio di Ceranesi per una gita fuori porta, e non è irragionevole ipotizzare ripercussioni economiche nel prossimo periodo per questa ennesima frana, visto che gli orari in cui abitualmente ci si reca a ristorante sono interdetti alla circolazione. 

Questo avvenimento inoltre dovrebbe far ragionare sul procedere dei lavori della SP4 nel prossimo periodo, visto che un’altra via alternativa per gli abitanti di Ceranesi è venuta meno, o se quanto meno Cociv non potrebbe dare priorità al tratto tra il bivio di Lavaggi e Santa Marta, dove alcuni metri del tracciato appena fuori dalla frazione capoluogo sono stati limitati a un senso alternato per il rischio di un crollo. Una volta di più ci si chiede perché non iniziare da questo punto prima che ci sia un cedimento che quasi sicuramente comporterebbe un allungamento dei lavori con conseguente lievitare dei costi.

Piloni di cemento spezzati a San Carlo.

Tra sabato e domenica la strada che porta da Pegli a San Carlo di Cese e che sbuca a Lencisa ha subito forti danni a causa del maltempo. I problemi si sono verificati in due punti diversi:

in via Cian de Vì si è registrata la caduta di alcuni massi che hanno bloccato parte della carreggiata. Questa interruzione è stata risolta nella giornata di lunedì 12 novembre, ripristinando la viabilità tra San Carlo e Lencisa nelle ore diurne. La frana verrà studiata nei prossimi giorni per capire il rischio di ulteriori movimenti.

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