Viabilità, l’Ordinanza che potrebbe peggiorare le cose /2

Proseguono i disagi a Campomorone e Ceranesi per la viabilità in grave disagio. La prima mattina di ordinanza comunale non sembra aver avuto particolari effetti.

Passata la prima mattina di ordinanza, anche se a dire il vero non si sono percepiti particolari effetti positivi. Verso le 7:00 sono stati visti diversi mezzi superiori a 35 quintali di peso a scendere ma, soprattutto, a salire, direzione di marcia che non è stata pregiudicata.

Verso le 7:45, quando finalmente abbiamo raggiunto il semaforo del Perdono, c’era una colonna di mezzi pesanti che si accingeva a risalire Via Campomorone, e abbiamo tribolato al pensiero del blocco che poteva crearsi all’altezza della Saliera. In mattinata sui social ci hanno segnalato almeno un’ambulanza bloccata nel traffico, il che fa capire quanto la situazione sia grave.

La chiusura del bypass – doverosa per lo stato in cui appare il muro – ha fatto arrabbiare moltissime persone, ma dovrebbe far arrabbiare l’immobilità di tutti quegli enti che non solo appaiono immobili nel risolvere un problema grave come la SP 4 franata nel fiume, rassegnati al fatto che ci vorranno anni per tornare a una qualche forma di normalità. Non possono aggiustare la strada, eppure ci sono altri strumenti nelle loro mani per mitigare i disagi che a oggi non sono stati usati.

E quelli usati oggi forse sono anche  deleteri. Il blocco dei mezzi superiori a 35 quintali, oltre a creare questo imbarazzo per le corriere “teoricamente” fermate, mette in difficoltà molte imprese sul territorio di Ceranesi e Campomorone. Possono chiedere la deroga, vero, eppure questo richiede lavoro aggiuntivo per le aziende. Per non parlare dei negozi e dei supermercati… Probabilmente finiranno prima i lavori del bypass che le telefonate per avvisare tutti i corrieri coinvolti nel blocco.

Inoltre cosa succede passate le 8:45? Quanti sono i mezzi pesanti che si riversano in massa per le strade di Campomorone e Pontedecimo? In questi due giorni il traffico è rimasto bloccato ben oltre questo orario, lo dimostrano le tante segnalazioni tra le 10:00 e le 12:00 comparse sui social network.

La Val Verde sta perdendo aziende e attività commerciali con una rapidità preoccupante, e così abitanti: c’è da augurarsi che le imprese sul territorio accettino qualche giorno in più di disagi per il bene comune, e soprattutto che non prendano questa situazione come la goccia di troppo.

Perché poi si sommano anche altri tapulli: pensiamo anche solo a un’azienda come quella dei fratelli Parodi, con la quantità di mezzi pesanti che arrivano allo stabilimento ogni mattina – creando già così disagi notevoli su Via Isoverde per gli incastri tra i vari camion in attesa di caricare o scaricare, accentuati nel lungo periodo di senso unico alternato di quest’anno – un’azienda che attende da anni che il Comune dia il là ai lavori per il parcheggio che permetterebbe di alleggerire questa situazione (lavori che comprendono anche posti auto liberi a disposizione dei residenti e un’area giochi per i bambini del quartiere di Campora).

È nelle cose lasciate “da fare” dalla Giunta precedente a maggio, ora si attende che si riprenda in mano la questione e si vada avanti.

E intanto poco distante c’è l’altro grande imbarazzo, la frana su Via Isoverde, che con le forti piogge si è mossa in maniera evidente e che fa paura. Anche lì, tutto fermo da un anno: il contenzioso tra proprietari del terreno privato e Città Metropolitana ha bloccato tutto, e intanto la strada si sta rapidamente usurando, anche al passaggio del traffico mezzi pesanti del cantiere del Terzo Valico. Il Comune di Campomorone sarebbe spettatore, stando alle dichiarazioni di un membro della Giunta rilasciate in diverse occasioni via Facebook a cittadini che lamentavano lo stallo dei lavori.

Anziché tapulli, si auspica un lavoro in gruppo dove si prendano decisioni difficili e coraggiose anche volgendo lo sguardo al lungo periodo, per preservare un territorio e una comunità oggi fortemente in pericolo.

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